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La scuola e' ricominciata!
Lente d'ingrandimento sui bisogni di bambini/ragazzi, genitori e insegnanti rispetto all'apprendimento e al benessere a scuola con una serie di brevi articoli a tema
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Da almeno 2 settimane bambini e ragazzi trascorrono di nuovo gran parte della loro giornata a scuola e a studiare.
La formazione dei nostri figli e dei nostri studenti è un fattore a cui noi adulti teniamo in modo particolare. Sempre più diamo un valore importante all'educazione e all'istruzione che riteniamo essere elementi determinanti per l'inserimento nella società e nel futuro mondo del lavoro. Cerchiamo di trasmettere questo valore ai nostri figli e studenti ma non sembra così facile … Spesso bambini e ragazzi hanno un atteggiamento di ostilità e di rifiuto nei confronti della scuola e dello studio e non è facile condividere con loro il nostro valore, non è facile condividere elementi di apprendimento e la loro partecipazione.
"Hai fatto i compiti?li riguardiamo insieme?"
"Sì, tutto fatto. Adesso lasciami vedere la TV". Oppure se sono più grandi:
"Scialla, mamma. Non ci sono solo i compiti nella vita!"
Insomma per una percentuale degli studenti la scuola dovrebbe andare in fiamme e questa sarebbe la risoluzione ideale di tutti i mali!
Inoltre, proprio all'inizio del nuovo anno scolastico ricompaiono quei segnali che ci dicono che qualcosa non va: difficoltà ad alzarsi dal letto, mal di pancia, nervosismo e suscettibilità, cattivo umore, oppositività, pianti, "oggi a scuola non ci vado", ecc.ecc.
Di certo questi segnali ci dicono che la scuola non è l'ambiente in cui i bambini/ragazzi vanno volentieri ... Ci sarà pure un motivo!
Ma vediamo più da vicino quali sono gli elementi che compongono questa situazione dove lo stress raggiunge picchi davvero elevati per tutta la famiglia e anche per gli insegnanti.
E'chiaro che nel ruolo di genitori e di insegnanti ciò che ci interessa è il benessere e la partecipazione dei bambini/ragazzi nell'ambiente di apprendimento dove trascorrono fino a ben 8 ore della propria giornata.
ma ... Alt! Riflettiamo un momento: qualcuno di noi genitori/insegnanti ha mai trascorso 8 ore a scuola????
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In effetti, il modello scolastico attuale sembra voler corrispondere il più possibile a quello che sarà la quotidianità dei nostri bambini/ragazzi da adulti. Insomma una sorta di allenamento alla vita? Si direbbe che i valori tradizionali della formazione attraverso il gioco, il gioco nei cortili, la noia, la relazione con l'altro e con il gruppo (il muretto degli adolescenti) siano decisamente vecchi e che siano sostituiti dall'importanza di inserire il più possibile i bambini/ragazzi in attività organizzate, componenti della scaletta della giornata.
Eppure il mondo e la sensibilità dei bambini/ragazzi è rimasto lo stesso da sempre: tempi lenti, tempi per percepire, tempi per sperimentare, tempi per immaginare, tempi per creare … Decisamente niente a che vedere con i tempi "sparati" e con la scaletta giornaliera di noi adulti!
Ma torniamo alla nostra giornata scolastica. Possiamo immaginare quali sono i bisogni che effettivamente premono durante queste 8 ore? siamo sicuri che questi siano almeno sufficientemente soddisfatti e che bambini/ragazzi si sentano bene?Il benessere nella scuola come si definisce e come si garantisce?
Stare seduti fino a 2 ore consecutive sembra essere la norma sia nella fascia di scuola elementare sia, naturalmente, in quelle superiori. E la pipì? L'interruzione della lezione per l'insegnante è un elemento difficile da gestire che crea incongruenza con il contesto di attenzione e partecipazione necessario alle spiegazioni e a certi lavori in classe. Come fare allora a gestire questo elemento fisiologico che incalza dopo avere bevuto il latte o il thè a colazione?svegliare i bambini/ragazzi un'ora prima in modo che possano svuotare la vescica prima
dell'inizio dell'orario scolastico non sembra accettabile sia per i bambini/ragazzi, sia per la gran parte di noi: il sonno è sacro quando ci aspetta una giornata lunga e intensa!per non parlare del gran bisogno di dormire che hanno i ragazzi in adolescenza. Non posso che sostenere questa necessità del riposo considerando che proprio durante il sonno il cervello, grazie ad una specifica attività chimica, cresce.
Sembra però accettabile dagli insegnanti considerare uno spazio/tempo dedicato alla funzione fisiologica pipì, da inserire in ogni ora. Infatti molte scuole in Europa hanno un intervallo di 5-
Porre un orologio in classe è un aiuto per il gruppo classe all'autoregolazione anche fisiologica!
Allora basta! alle contrazioni della vescica e al trattenimento a tutti i costi che certamente non facilita l'attenzione. Basta! all'ansia del pericolo di farsela addosso davanti a tutti, anche questa non aiuta la partecipazione all'attività scolastica. Basta! sopportare la sete, perché poi di certo mi scapperà la pipì. Basta! dover sopportare l'assorbente pieno ancora per un'ora con l'angoscia che mi macchi i pantaloni (accidenti, nel frattempo devo fare una versione di latino)!
Possiamo affermare che uno degli elementi del benessere sia la libertà di andare al bagno a svuotare la vescica e a bere l'acqua necessaria all'organismo per integrare i liquidi necessari?
In alcune scuole -
Fortuna che in ufficio si può andare in bagno … quando ci scappa!!
Continua …
articolo di Alessandra